Ha compiuto da poco 25 anni ed è una delle kermesse italiane di eccellenza più amate. Protagonista il cioccolato, simbolo di voluttuosa bontà ed emblema del peccato di gola. Dal 1994 Perugia ospita il Festival Internazionale Eurochocolate, grazie all’intuizione dell’architetto Eugenio Guarducci (nella foto in basso a sinistra), 55 anni, che oggi ne è presidente. Nato a Perugia, ha voluto portare nella sua città – ispirandosi all’Oktober Fest di Monaco – una manifestazione che in poco tempo è diventata punto di riferimento dei cioccolatieri più creativi.
Sulla scorta del successo di Eurochocolate, Guarducci ha inventato successivamente Cioccolatò a Torino e ChocoModica a Modica, riuscendo a promuovere questo prodotto unico da metà ottobre a metà dicembre, e numerosi eventi collegati. Lo incontro mentre si prepara ad esportare la sua creatura in Giappone e in altre parti del mondo.
Come nasce la sua passione per il cioccolato tanto da sceglierlo come tema del Festival Internazionale di Perugia e di altre kermesse di successo?
Come tante persone della mia generazione ho il ricordo indelebile del profumo di cioccolato che invadeva i binari della stazione ferroviaria di Fontivegge dove a poche decine di metri si elevavano le mura della Perugina. Questa memoria olfattiva è stata determinante nel costruire quel percorso che mi ha portato prima alla ideazione e poi all’organizzazione di Eurochocolate.
Diamo qualche numero su Eurochocolate, Cioccolatò e ChocoModica relativo alle presenze e alla quantità di cioccolato assaggiato dai visitatori.
Sono eventi che come caratteristica comune hanno quella di svolgersi all’aperto e non in contenitori fieristici, pertanto possiamo soltanto parlare di stime. Al primo posto senz’altro Eurochocolate che ogni anno ad ottobre richiama in dieci giorni circa 800.000/1.000.000 di persone. Subito dopo viene Torino con una stima di circa 400.000 visitatori distribuiti sempre in dieci giorni di evento nella seconda decade di novembre ed infine Modica dove nei tradizionali 4 giorni collocati a ridosso della Festa dell’Immacolata si ritrovano circa 60.000 persone. Ancora più complicato una stima sulla quantità di prodotto che viene venduta e omaggiata. Parliamo comunque di tonnellate!!!
Grazie ad Eurochocolate sono nati anche progetti con le organizzazioni equosolidali. Di cosa si tratta?
Eurochocolate ha sempre cercato di dare voce e spazio alle tematiche equosolidali relative al comparto Cacao/Cioccolato. Lo ha fatto interagendo con importanti player internazionali a partire da Fair Trade ed in stretto collegamento con i protagonisti delle filiere produttive dei principali paesi produttori del Cibo degli Dei. Questo ruolo ha avuto un grande risalto in occasione di Expo 2015 dove Eurochocolate ha gestito il Cluster Cacao e Cioccolato per tutta la durata dell’esposizione internazionale.
Ha nuovi progetti in cantiere?
Dopo aver celebrato i 25 anni dalla nascita di Eurochocolate vogliamo svolgere il nostro sguardo verso l’estero dove a nostro avviso Eurochocolate merita di poter essere esportato come format. In questa direzione nasce quindi il primo Eurochocolate Japan che si svolgerà ad Osaka dal 1 al 14 febbraio 2019. Altri progetti sono in corso di definizione in altri paesi del Far East, ma anche in America Latina. Nel frattempo continueremo ad investire su Perugia e in Trentino dove nel comprensorio Dolomiti Paganella si è svolta nel dicembre scorso la prima edizione di Eurochocolate Christmas.