Tredici artisti sardi, attori comici e musicisti, hanno unito le forze dando vita alla canzone “Per chi non lo Sla” con il nobile obiettivo di appoggiare la lotta contro quella che oggi è una delle malattie neurodegenerative più devastanti. Un progetto di solidarietà targato Sardegna il cui ricavato è andato all’associazione “Io sto con Paolo”, nata per sostenere il più giovane malato di Sla d’Italia, Paolo Palumbo di Oristano: a 18 anni, la grave patologia ha fermato il suo sogno di diventare un grande chef.
Al progetto hanno aderito Marco “Baz” Bazzoni e Pino & gli anticorpi, star del programma televisivo Colorado, Benito Urgu (attualmente in corsa per il Nastro d’argento come migliore attore nel film “L’uomo che comprò la luna”), i Tenorenis visti a “Striscia la notizia”, Giuseppe Masia, i Battor Moritteddos, Alvin Solinas, Francesco Porcu, Marco Piccu, gli Amakiaus di Ignazio Deligia, Daniele Contu, Nicola Cancedda e Soleandro, che hanno scritto il testo della canzone. Il loro video ha ottenuto oltre 5 milioni di visualizzazioni su Youtube. E’ particolarmente toccante la presenza dei malati nel video.
Ne parlo con uno di loro, Ignazio Deligia, leader del gruppo demenziale Amakiaus (in sardo vuol dire “Impazziti”), molto conosciuto in Sardegna, che ha vinto anche il Festival della canzone dialettale a Sanremo. Un gruppo longevo: 36 anni dedicati alla musica fino al 2018, con all’attivo 12 album.
Ignazio, come è nata l’iniziativa di incidere un disco per la lotta contro la Sla?
Già da qualche tempo con il mio gruppo, un gruppo storico qui in Sardegna, devolvevamo i proventi dei nostri dischi all’Aicla, un’associazione che si occupa di queste patologie. Dopo lo scioglimento del gruppo mi sono dedicato al cabaret e dall’incontro con altri comici sardi è nato il disco “Per chi non lo Sla”.
Mi dici qualcosa dell’associazione “Io sto con Paolo” che avete scelto di sostenere?
E’ un’associazione nata per sostenere Paolo, il più giovane malato di Sla, un ex cuoco che ha inventato anche il modo di far sentire i gusti ai malati di Sla che, come sai, non deglutiscono.
Dopo il video sono in programma altre iniziative legate a questo progetto?
Un paio di settimane fa il video è stato proiettato al Palazzo dei Congressi del Quirinale, il regista Rai Antonio Centomani lo ha voluto fortemente. E il prossimo 7 ottobre alcuni di noi saranno di nuovo al Quirinale. Io, Francesco Porcu, Soleandro e Davide Urgu dei Tenorenis parteciperemo ad una giornata dedicata a questa malattia, un’iniziativa promossa dalla Revert, associazione che si occupa della ricerca sulle cellule staminali cerebrali, una speranza per chi è colpito dalla Sla e dalle altre malattie neurovegetative.
Che risonanza ha avuto il disco?
E’ andato benissimo, il brano è molto pop e piace, siamo ovviamente soddisfatti dei 5 milioni di visualizzazioni del video.
Il video inizia con la voce di Benito Urgu, un nome importantissimo per la Sardegna.
Benito Urgu è un comico che ha fatto diverse cose in Rai con Nino Frassica, da noi è una vera e propria leggenda. E’ un omino di 80 anni che, se fosse nato a Napoli, sarebbe stato il comico più importante di tutti i tempi perché lui, oltre a far ridere, è bravissimo come autore di canzoni ed imitatore. Un artista a tutto tondo.
Oltre a questa bellissima iniziativa solidale, con gli altri comici sardi avete condiviso ulteriori esperienze?
Certo, siamo sempre in contatto. Con Francesco Porcu, ad esempio, abbiamo fatto un film insieme che è nelle sale da febbraio con un discreto successo, si chiama “A Si Biri”, che significa arrivederci, di Francesco Trudu.
Ed Ignazio Deligia di cosa si sta occupando in questo momento?
Attualmente mi sto preparando per fare “La sai l’ultima?” su Mediaset.
In bocca al lupo ad Ignazio e grazie alla Sardegna, terra meravigliosa con il cuore grande!